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RILANCIARE IL PD PER RILANCIARE L’UMBRIA E L’ITALIA

Il chiaro messaggio elettorale deve insegnarci la strada. Non possiamo sbagliare.

Lettera aperta del PD di Spello.

Con la presentazione della Giunta e la ripartizione delle deleghe assessorili si chiude la delicata fase elettorale e politica che ha dato un nuovo governo alla nostra regione.

Il PD spellano ha preferito discutere in queste ultime settimane al proprio interno, prima di uscire con comunicazioni ufficiali, che avrebbero altrimenti rischiato di essere rituali e retoriche.

Intendiamo ora mettere a disposizione dell’opinione pubblica il succo delle nostre riflessioni.

Formuliamo intanto sinceri auguri di buon lavoro alla Presidente Catiuscia Marini e agli Assessori Luca Barberini, Fernanda Cecchini, Fabio Paparelli, Giuseppe Chianella, Antonio Bartolini, nonché ai consiglieri regionali di maggioranza e minoranza, affinché la comunità regionale possa avere, tra cinque anni, maggiori certezze e minori paure riguardo ad economia, equità, sicurezza, moralità.

 

RISULTATI NAZIONALI

Non crediamo, come sostenuto da autorevoli politologi, che il dato elettorale complessivo sancisca il definitivo esaurirsi della spinta fiduciaria che nel 2014 portò il PD al 41%, designandolo primo partito d’Europa. Certamente i numeri del 31 maggio e i ballottaggi del 14 giugno hanno rappresentato un brusco risveglio. Riconoscendo i meriti al governo Renzi, per determinazione, coraggio, velocità, capacità di proposta riformistica (inediti per buona parte della storia italiana), esprimiamo un triplice auspicio: 1. intervenire con decisione risolutiva sugli opachi rapporti tra politica e affari, condizione questa ineludibile; 2. ridurre la conflittualità con i corpi intermedi, lavorando ad una ripresa sistemica del confronto con le rappresentanze dei settori sociali coinvolti, nel rispetto reciproco e dei principi democrati, che però obbligano la maggioranza a trarre la sintesi e la proposta di governo; 3.battersi ulteriormente per un Europa più politica e solidale, dei popoli e non della finanza, per non perderne la comprensione e l’utilità.

 

RISULTATI REGIONALI

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Riteniamo che in Umbria, dove ha votato poco più di un cittadino su due (55,5%), dove il distacco con il centrodestra è stato solo di 13.117 voti (3,5%), dove il Movimento 5 Stelle al 14,6% e la Lega Nord al 14% si contendono la palma di secondo partito regionale, dove il PD perde 23.555 voti rispetto alle Regionali 2010, dove il contributo delle liste di coalizione scende in cinque anni dal 22,7% al 7,5%, si debba aprire una fase nuova: Appassionata e Appassionante. Il popolo umbro deve tornare a dispiegare al meglio il suo ancestrale spirito laborioso, civico e solidale. Il PD prima di tutti ha la responsabilità di riaccendere la fiducia con sobrietà di stile e progettualità innovativa e condivisa. Nel 2020 per evitare il fenomeno dell’astensionismo o peggio del voto contrario di quote importanti del nostro elettorato tendenziale, non basterà solo il buon governo, ma occorrerà più trasparenza nella selezione dei candidati, più equilibrio nella loro rappresentatività territoriale, più chiarezza nell’individuazione dei criteri. Potrebbe altrimenti essere l’ultima chiamata.

 

RISULTATI LOCALI

Il PD di Spello ha sfiorato, in queste ultime elezioni, il 40% (1397 voti), superando di quasi 4 punti percentuali la media regionale e distaccando del 25% il secondo partito della città: il M5S (556 voti), rispetto alla media umbra del 21%. Ciò dimostra che il nostro partito regge alla decrescita regionale meglio di altri comuni. Registriamo comunque uno scarto di oltre il 4% (- 551 voti) rispetto alle regionali 2010 che deve preoccuparci per la significativa dimensione. Peraltro i risultati della lista Civica e Popolare al 4,1% (154 voti) e dei Socialisti riformisti al 2,7% (101 voti) ci caricano di ulteriori responsabilità nella guida della coalizione comunale, a supporto del sindaco Moreno Landrini. Dovremo pertanto potenziare l’iniziativa politica e amministrativa.

 

CONDIZIONI DEL PARTITO

Riteniamo opportuno aprire una profonda riflessione sui caratteri della forma partito nel PD.

Suggeriamo:

  1. trasparenza, moralità e democraticità nella scelta della classe dirigente;
  2. maggiore spirito unitario (basta con i separati in casa) in un riconosciuto senso di partito, nel continuo confronto con tutte le posizioni, riducendo la conflittualità, spesso figlia di affermazioni irrispettose;
  3. netta distinzione tra ruolo politico e ruolo amministrativo, riconsegnando al partito le funzioni elaborative e di controllo dei governi nazionali e locali, evitando l’accorpamento trasversale delle cariche;
  4. ripartire dal basso, rivalorizzando il ruolo dei circoli e il valore del tesseramento, per potenziare nuovamente il rapporto con l’opinione pubblica.

 

PROSPETTIVE POLITICHE DELL’IMMEDIATO

L’enciclica papale “Laudato sii” pone credenti di qualsiasi fede e laici dinanzi ad un documento di inedita modernità, nettezza, correzione di sistema, su cui l’intero partito è chiamata a confrontarsi per valutare appieno il “posizionamento” strategico.

La nostra “luna di miele” con gli Italiani è probabilmente finita. E’ il momento di portare a compimento le riforme allargando il consenso sociale in entrambi le direzioni perimetrali. Tra la concertazione con le parti sociali, strategia del passato e la comunicazione delle scelte effettuate, strategia del presente, c’è una terza alternativa: la consultazione preventiva, traducibile in un rinnovo della politica di ascolto da parte del governo. Certo ciò non può essere pretesto di immobilismo. Devono essere superate, da parte di tutti gli attori coinvolti, opposizioni pregiudiziali e distorta interpretazione della democrazia: il dovere e l’onere del governo è della maggioranza.

 

CONCLUSIONI SUL VERSANTE REGIONALE

Salutiamo la riapertura, il 30 giugno prossimo, del giornale l’Unità, tradizionale organo del partito.

Dopo la rinuncia anche del PD ternano, Spello è rimasto uno dei pochi circoli comunali in grado di organizzare, per il 45° anno consecutivo, la festa dell’Unità, prevista dal 30 luglio al 9 agosto, grazie alla passione e all’impegno di tanti amici e compagni. Dopo la bella esperienza del 2014 rilanceremo il FESTIVAL REGIONALE DEL LAVORO che vorremo fosse un reale momento di discussione sullo sviluppo dell’Umbria. Ci piace pensare che si possa ripartire da qui per un nuovo patto fiduciario con la comunità regionale.

 

Invieremo queste nostre riflessioni ai segretari nazionale Matteo Renzi, regionale Giacomo Leonelli, provinciale Andrea Rossi, al presidente nazionale Matteo Orfini e al riconfermato governatore dell’Umbria Catiuscia Marini.

Spello, 27 giugno 2015                                                                         La segreteria del PD di Spello